gestione rabbia

Conoscere ed imparare a gestire la rabbia in età evolutiva

Cos’è la rabbia e come funziona

La rabbia è una delle emozioni fondamentali e come tale è filogeneticamente determinata, presente e riconosciuta in ogni cultura. Ciò significa che ha una base innata e una funzione che permette all’individuo di adattarsi e sopravvivere all’ambiente. La rabbia è una risposta emotiva intensa ma transitoria, che si protrae per brevi momenti. Il processo emozionale si sviluppa a partire da alcuni fattori scatenanti che vengono valutati come ingiusti o dannosi (attribuzione di significato) per il proprio Se’. Tale valutazione innesca la reazione di rabbia e il conseguente impulso ad agire.

In linea generare si può parlare di una rabbia disfunzionale o patologica quando, la sua manifestazione crea sofferenza sia sul pianto individuale che su quello interpersonale, oppure compromette le relazioni sociali e spinge a compiere azioni dannose verso persone o cose.

La rabbia è diversa dall’aggressività:  queste due esperienze sono decisamente differenti. Innanzi tutto la rabbia è un’emozione e può essere provata in differenti situazioni e con diversi livelli di intensità. Ad esempio possiamo essere arrabbiati con partner perché non ha fatto la spesa come stabilito, piuttosto che essere arrabbiati nei confronti di qualcuno che tratti con crudeltà un animale. L’aggressività invece riguarda un comportamento messo in atto per danneggiare qualcosa o qualcuno. Può essere un comportamento fisico come picchiare o spingere qualcuno piuttosto che verbale come nel caso degli insulti rivolti contro la persona con la quale si è arrabbiati.

Gestire la rabbia, non significa controllarla o inibirla, ma modularne la risposta emotiva in modo da organizzare l’esperienza e le risposte comportamentali e renderle adeguate allo specifico contesto.

Va ricordato che:

gestire rabbia
  • La rabbia è un emozione normale;
  • La rabbia è un segnale che possiamo utilizzare positivamente o distruttivamente;
  • I sentimenti di rabbia non conducono necessariamente ad un comportamento violento;
  • La rabbia viene stimolata quando si percepisce una fragilità interna;
  • Le percezioni e le interpretazioni potrebbero essere distorte;
  • La rabbia è influenzata dalle esperienze passate e dal sistema colturale di riferimento;
  • Le reazioni di rabbia vengono apprese e possono essere cambiate;
  • Gestire la rabbia consente una maggiore padronanza su se stessi.
Prendersi carico della rabbia sin dai suoi esordi

Prendersi carico della rabbia sin dai suoi esordi significa assumere su di sé la responsabilità dei propri comportamenti e da tale assunto, imparare a riconoscere gli antecedenti e le conseguenze delle nostre azioni. I segni clinici della rabbia possono emergere già in fase precoce, connotandosi in età evolutiva come disturbi oppositivi –provocatori, accompagnarsi a difficoltà attentive e di concentrazione, per poi esitare in età adulta in forme di discontrollo degli impulsi, condotte tossicomaniche e\o devianti, personalità borderline o vere e proprie personalità antisociali.

In età evolutiva un efficace intervento clinico prevede l’attivazione di un percorso terapeutico Coping Power Programn (CPP) che è un programma di intervento di comprovata efficacia pensato per i bambini (e le loro famiglie) che mostrano problemi nella gestione e nel controllo dell’aggressività, dell’impulsività e della rabbia.

Fonti

A Pilot Study Implementing Coping Power in Italian Community Hospitals: Effect of Therapist Attachment Style on Outcomes in Children Pietro Muratori, Lisa Polidori, Simona Chiodo, Valentina Dovigo, Michela Mascarucci, Annarita Milone, Annalaura Nocentini, Daniele Stumpo, Dalila Visani, Furio Lambruschi, John E. Lochman Journal of Child and Family Studies volume 26, pages3093–3101 (2017).

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